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domenica 19 febbraio 2017

O' pappice e a noce

La spiaggia dei Maronti è da tempo interessata da un’intensa opera di trasformazione edilizia che sta progressivamente trasformando una baia incantevole in un inferno di cemento. A seguito di segnalazione arrivata al nostro gruppo con tanto di foto che si allegano ci siamo recati presso la foce di Cavascura nel Comune di Barano d’Ischia ed abbiamo verificato la presenza di copioso materiale di risulta depositato sul letto dell’alveo naturale. Oltre alle consuete brutture di cemento armato che stanno volgarizzando pesantemente una zona ad altissimo pregio naturalistico, vi sono persino trafori nella parete tufacea di ampie dimensioni, uno dei quali contiene addirittura un ascensore che non è ben chiaro se in funzione o meno. La cosa assurda è che si tratta di un alveo naturale che serve al deflusso delle acque e nei mesi piovosi può trasformarsi in un vero e proprio torrente con una grossa portata d’acqua. L’ascensore ha accesso proprio sull’alveo naturale del canalone. Sono oltretutto visibili grossi quantitativi di materiale scavato che sono stati stesi sull’alveo del canalone. Tutto ciò mentre paradossalmente si elogia in alcuni articoli il colore turchese della Baia dei Maronti riconducendolo a giochi di correnti e limo, mentre a nostro modesto avviso, tale colore è dovuto alla massa enorme di materiale inerte polveroso che viene scaricato nei canaloni che hanno naturale sbocco in mare. Abbiamo provveduto a segnalare al Comune di Barano nella figura del Sindaco, dell’Ufficio Tecnico e della Polizia Municipale, la presenza di questi lavori nella foce di Cavascura, chiedendo la verifica della legittimazione urbanistica e della presenza dei necessari pareri per lavori che a noi appaiono assurdi, inaccettabili in un’area così delicata anche sotto il punto di vista idrogeologico oltre che di grandissimo pregio naturalistico.

FONTE-----ISCHIAFORUM

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