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venerdì 23 settembre 2011

Quasi quasi i Maya c'hanno ragione!!!

Business dei rifiuti “alla cinese”: no alla raccolta differenziata
La Cina è pronta per entrare nel business dei rifiuti da bruciare? E’ probabile, visto che ha deciso di costruire a Shenzhen, nel Guangdong, l’inceneritore più grande del mondo, capace di smaltire ben 5.000 tonnellate di immondizia al giorno. L’impianto è stato pensato per aiutare uno dei pincipali centri industriali della Repubblica popolare a gestire i rifiuti di tredici milioni di residenti. Anche se, per riuscire a bruciare l’80% dell’immondizia attualmente prodotta dalla città, una media di 6.300 tonnellate al giorno, sarà necessario costruire altri due inceneritori, possibilmente entro il 2015. La presenza di questi nuovi macchinari permetterà alla metropoli del sud della Cina, una delle
regioni più inquinate del paese, di fare un (piccolissimo) passo avanti anche sul piano della tutela ambientale. Sempre che l’amministrazione non decida di chiudere un occhio sullo smaltimento di liquidi e ceneri inquinanti prodotte dal riprocessamento dei rifiuti. Anche se, per il momento, è previsto l’utilizzo di tecnologie avanzate per rendere ancora più efficiente il processo di combustione. Attenzione però: Shenzhen si sarà anche impegnata a migliorare la combustione e a smaltire in tempi rapidi i rifiuti della città, ma non ha nessuna intenzione di trattare in maniera alternativa i materiali potenzialmente riciclabili. E da Hong Kong c’é chi teme che questa raccolta indifferenziata possa crare problemi di inquinamento da diossina sia per l’ex colonia inglese sia per l’intera regione del Guangdong. A queste condizioni, c’è da sperare che Shenzhen non si proponga alle realtà industriali vicine come punto di raccolta per lo smaltimento dell’immondizia, anche se l’idea di continuare a bruciare gli scarti in maniera indifferenziata potrebbe, purtroppo, risultare comoda e interessante per molti.
FONTE

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