Per non penalizzare le imprese che subiscono ritardi nell'allacciamento da parte della società elettrica, suggerisce che l'erogazione parta entro due mesi dal completamento dell'impianto.
Per il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, invece, questo significherebbe finanziare impianti che non producono energia, con il rischio di speculazione (imprese che certificano il completamento degli impianti, intascano i benefit e non si allacciano alla rete); per lo stesso motivo si dichiara contrario all'autocertificazione.La speranza è che domani il Consiglio dei Ministri metta fine alla diatriba, per arrivare all'emanazione del decreto attuativo che sta di fatto bloccando da mesi lo sviluppo italiano nel settore delle energie rinnovabili.
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