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martedì 26 aprile 2011

Una data in bianco

Se esistiamo è perché il livello di radioattività alla superficie della terra è compatibile con noi. Per meglio dire noi , esseri umani e esseri viventi in generale, siamo nati compatibili con un determinato livello radioattivo. Il fatto è che noi umani abbiamo esteso la tavola di Mendeleev, aggiungendo altri elementi, tutti variamente radioattivi. Poi abbiamo fatto anche di peggio, creando centinaia di sostanze che in natura non esistono, molecole che la natura non riconosce. Come tali queste sostanze, che continuiamo a immettere nella natura, non possono essere riciclate, perché la natura ricicla se stessa e non prevede le nostre follie.



Dunque resteranno per sempre, fino a che soffocheranno l'ecosistema.
Se non si tiene presente questi “dettagli” la discussione sul nucleare non ha molto senso e rischia di avere poca efficacia, o di ridursi a una questione di economia, o di energia. Non è così.

Coloro che continuano a sostenere il nucleare, nonostante Fukushima, non provano paura. Noi, invece, dobbiamo in certo qual senso alzare il livello di paura. Lo affermo con decisione, pur sapendo che la paura è un sentimento, una emozione, e in genere non aiuta a prendere decisioni razionali. Cercherò tuttavia di dare un contributo all'innalzamento della paura perché temo che sia l'unico modo per aumentare le possibilità di sopravvivenza.

Il 12-13 giugno, per esempio, in Italia si dovrebbe votare un referendum per abrogare la legge che sintetizza il programma nucleare del governo Berlusconi: un programma che prevede la costruzione di alcune centrali nucleari sul territorio italiano.

Fonte e continuo

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