Contro la crisi economica e la perdita di potere d’acquisto, arriva lo Scec. Anche la cittadina alle falde del Vesuvio farà infatti parte del progetto “Sconto che cammina”. Di cosa si tratta? Buoni sconto che, accompagnati all’euro, permettono di risparmiare ai consumatori e agli esercenti che aderiscono al circuito. Tutto si basa sul meccanismo del circuito virtuoso. Più soggetti aderiscono, più diventa conveniente. Possono partecipare tutti: consumatori, imprese, artigiani, commercianti e professionisti. Al momento dell’iscrizione si decide la percentuale di sconto da applicare sui propri prodotti o servizi, che in genere oscilla tra il 10% e il 30%. Subito dopo si ricevono gratuitamente 100 Scec (l’equivalente di 100 euro) di diversi tagli. Anche i consumatori, sempre al momento dell’iscrizione, ricevono la stessa cifra. E così si attiva il circolo virtuoso, aumentando concretamente il potere d’acquisto dei cittadini e, allo stesso tempo, trattenendo la ricchezza sul territorio. In pratica quando un esercente accetta uno Scec, è come se incassasse lo sconto che sta effettuando al proprio cliente, infatti potrà andarlo a spendere presso gli altri negozi che partecipano al circuito. Quindi, chi riceve gli Scec dalla propria attività, li riutilizza a sua volta presso le aziende aderenti, coinvolgendo anche i fornitori. La differenza sostanziale tra buono sconto e Scec è che il primo rimane in cassa ed è interamente a carico del venditore, mentre il secondo viene immediatamente riutilizzato ed è a costo zero. La logica che è alla base degli Scec è che più ci si scambiano buoni dentro il circuito, più aumenta il volume di affari di chi vende e il risparmio di chi acquista. “Il nostro tessuto produttivo locale è ricco di eccellenze ed è dovere delle Istituzioni sostenerlo – dice il leader dei grillini nonché candidato alle elezioni amministrative di maggio Danilo Cascone – lo Scec dunque diventa così uno strepitoso collante per fare rete ed aiutare le imprese locali. In questo modo si incentiva il cittadino, ad adottare un consumo critico, preferendo così la piccola bottega sotto casa, piuttosto che le grandi catene di distribuzione, che continuano a schiacciare i piccoli commercianti. Il nostro impegno, prima che politico è culturale. Continueremo, come sempre a lanciare iniziative ed idee volte alla modifica degli stili di vita basati su una sostenibilità economica ed ambientale”. L’iniziativa è dell’associazione Masaniello di Napoli ma è stato il Movimento Cinque Stelle a sposare il progetto e a diffonderlo sul territorio, suscitando ampi consensi tra i residenti e ad oggi, sono già 32 le attività commerciali aderenti alla proposta.
Claudio Di PaolaFoto tratta dal sito del Movimento Cinque Stelle di San Giorgio a Cremano
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