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domenica 3 luglio 2011

UN ANNO DI RITARDO SULLA TABELLA DI MARCIA DEI LAVORI. E ORA… Piedimonte, l’asilo sconfina nel giardino

Dal Golfo del 2 luglio ,di Stefano Arcamone
Un anno di ritardo sulla tabella di marcia. Uno stop inspiegabile al cantiere di sette mesi. Ora, la corsa contro il tempo per tentare di concludere i lavori entro settembre perché questa volta, oltre alla faccia, si rischia di perdere anche il finanziamento.
Ad un anno e sette mesi dall'inizio dei lavori, il plesso scolastico di Piedimonte è ancora un gigantesco punto interrogativo. Non solo perché, come raccontato lo scorso marzo dalle pagine di questo giornale, c'è più di un dubbio sulla conformità della struttura alle rigidissime norme antisismiche che regolano l'edilizia scolastica. Ad arricchire la già poco lusinghiera sfilza di strafalcioni collezionata dall'amministrazione baranese, adesso
c'è anche un problema di confini. Perché, seguendo chissà quale progetto, la ditta appaltatrice s'è trovata ad un certo punto “costretta” ad invadere una proprietà privata. “Quando lo scorso mese hanno ripreso i lavori, mi sono reso conto che avevano costruito a ridosso del muretto che separa il mio giardino dal perimetro dell'asilo” spiegaDavide Iacono.
Seccato per quella invasione arbitraria della sua proprietà “un giardino che – spiega – metto spesso a disposizione delle maestre delle elementari che qui vengono a svolgere lezioni tematiche” ha provato a chiedere lumi all'amministrazione. “Quando sono venuti hanno preso visione dello sconfinamento, hanno riconosciuto con rammarico gli errori commessi ed hanno esortato la ditta a rispettare confini e tempi di consegna”. Tutto qui. Nemmeno un grazie non tanto per quella invasione, quanto piuttosto per non aver denunciato tutto alle autorità competenti e bloccato così i lavori. “Ne avrei avuto il diritto, ma non me la sono sentita” confessa senza troppi giri. “Ho fatto una scelta sostenibile, in linea con quelle che sono le mie idee (Movimento 5 Stelle, n.d.r).
Con il sequestro dei lavori ci saremmo trovati solo con l'ennesima struttura pubblica bloccata e destinata al non utilizzo”. Così, invece, i bambini di Piedimonte potranno continuare a sperare di vedersi restituire, un giorno a l'altro, il proprio asilo. “Ma – conclude Davide Iacono -l'amministrazione deve impegnarsi a rispettare i tempi di consegna. Hanno tempo fino ad ottobre”. Anche la pazienza ha un limite.

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